Art. 135-bis. Norme per l’infrastrutturazione digitale degli edifici
1. Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati con un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete. Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1° luglio 2015, in caso di opere che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera c). Per infrastruttura fisica multiservizio interna all’edificio si intende il complesso delle installazioni presenti all’interno degli edifici contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l’accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell’edificio con il punto terminale di rete.
2. Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati di un punto di accesso. Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1° luglio 2015, in caso di opere di ristrutturazione profonda che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell’articolo 10. Per punto di accesso si intende il punto fisico, situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.
3. Gli edifici equipaggiati in conformità al presente articolo possono beneficiare, ai fini della cessione, dell’affitto o della vendita dell’immobile, dell’etichetta volontaria e non vincolante di “edificio predisposto alla banda larga”. Tale etichetta è rilasciata da un tecnico abilitato per gli impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37, e secondo quanto previsto dalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3.
Vantaggi per il cittadino dell’art. 135 bis
Se fino ad oggi avere un collegamento internet come negli altri paesi europei era impossibile, con questa novità presto si avranno finalmente infrastrutture informatiche consone sia per gli utenti privati, che per le aziende.
Infatti servizi come lo streaming, cloud, domotica e tanti altri non saranno più un miraggio, ma realtà.
Avere un cablaggio strutturato dentro casa significa avere una rete informatica che può ospitare apparati tecnologici avanzati ed avere la condivisione e fruizione di tanti sistemi per il risparmio energetico e la comunicazione a 360 gradi.
Ma non solo! Ci sono soluzioni già oggi utilizzabili, che per mancanza di una rete informatica adeguata non abbiamo sfruttato; un esempio potrebbe essere la telemedicina, dove i medici possono seguire i propri pazienti online ed in videoconferenza e monitorarne a distanza lo stato di salute. Questa è realtà e non fantascienza, ma ovviamente non se ne parla moltissimo a parte rare eccezioni.
Anche le aziende potranno eseguire telelavoro, o massimizzare le attività online, di videoconferenza, ecc… e sviluppare sempre più business internazionali.
Vantaggi dell’etichetta “edificio predisposto alla banda larga”
I vantaggi di avere questa etichetta sono molteplici, sia in termini di maggiore qualità e quindi rivedibilità di un appartamento che dispone di un impianto predisposto alla banda larga.
Quasi la totalità delle abitazioni realizzate ad oggi non presentano impianti di cablaggio strutturato, a meno che non sia stato il proprietario prima dell’acquisto a richiederlo e quindi prevederlo.
Avere la possibilità di collegare televisori, elettrodomestici, videosorveglianza, sistemi evoluti, ecc… totalmente via cavo con predisposizioni per il wireless è un valore aggiunto per ogni abitazione.
Le attuali strutture non presentano spazi dedicati all’accesso della fibra ottica e soprattutto non prevedono una connessione con il punto terminale di ciascuna abitazione.
Prevedere questa soluzione come descritto nella norma, permette agli operatori di comunicazione di semplificare moltissimo le attività di collegamento e se uniamo a tale vantaggio l’opportunità che hanno di posizionare la propria rete di comunicazione in ogni edificio, investendo per il presente e futuro delle telecomunicazioni, comprendiamo perfettamente il netto passo in avanti verso una infrastruttura informatica veramente digitale.