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Il problema della sicurezza domestica è una questione che sta assumendo sempre più importanza, data la frequenza di furti e aggressioni in casa. Coloro che vogliono ridurre i rischi d’intrusione possono scegliere di installare un sistema di antifurto, anche con controllo remoto, che indichi la presenza del ladro o il suo tentativo di effrazione.

Ecco che arriva il bonus fiscale per chi vuole difendersi dai furti e dalle aggressioni in casa. Via libera dal ministero dell’Economia al decreto che offre un credito d’imposta in favore delle famiglie che installano sistemi di videosorveglianza digitale o di allarme. Lo sconto fiscale è concesso per l’acquisto di strumenti tecnologici destinati alla sicurezza come telecamere, registratori video e audio, il tutto con finalità di «prevenzione di attività criminali». I destinatari dell’incentivo sono le persone fisiche. Sono agevolate le spese sostenute durante il 2017. Sarà l’amministrazione finanziaria a quantificare la percentuale massima del credito d’imposta che può spettare a ogni contribuente: il provvedimento verrà emanato entro il 31 marzo.

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Detrazione antifurti 2017: bonus sicurezza sulla videosorveglianza

Chi acquista sistemi di videosorveglianza, grazie alla Legge di Stabilità 2016, può usufruire del bonus sicurezza, ovvero di un credito d’imposta.

Il bonus videosorveglianza 2017 è un’agevolazione al fine di favorire la sicurezza dei cittadini e prevenire furti in casa, purtroppo molto frequenti. Questo credito d’imposta, per il quale sono stati stanziati 15 milioni di euro, è destinato a tutti i cittadini privati che quest’anno installeranno sistemi di videosorveglianza digitale o per contratti con istituti di vigilanza.

A chi spetta il bonus videosorveglianza?

Questa agevolazione, contenuta nel “pacchetto sicurezza”, viene riconosciuta solo alle persone fisiche: i privati cittadini non titolari di Partita IVA. E’ specificato che il credito d’imposta 2017 vale solo per «persone fisiche non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa», per cui sono esclusi gli artigiani, i commercianti, le società, le imprese e i liberi professionisti.

In cosa consiste il bonus 2017 per la sicurezza

Si tratta di un credito d’imposta con un limite massimo di spesa stanziato dal Governo di 15 milioni di euro, quindi fino ad esaurimento di tali risorse. Il credito d’imposta viene riconosciuto per tutte le spese effettuate dai cittadini italiani nel 2017 per acquistare sistemi di videosorveglianza digitale e per stipulare contratti per la sorveglianza da parte di agenzie di vigilanza per la prevenzione contro possibili atti criminosi.

L’agevolazione prevede un credito d’imposta per l’acquisto di strumenti tecnologici destinati alla sicurezza sfruttando sistemi di videosorveglianza come:

• telecamere
• registratori video
• registratori audio
• contratti con aziende che forniscono servizi di videosorveglianza.

Quindi tutti gli strumenti e impianti destinati al controllo video e audio, anche con l’ausilio di società specializzate, per evitare di subire furti ed intromissioni da parte di malviventi nella propria casa.

Come funziona il credito d’imposta

Il credito d’imposta è una sorta di buono che il cittadino può utilizzare durante la dichiarazione dei redditi, compilando per esempio nel 730 precompilato il Quadro G – credito d’imposta o il quadro RU del modello Unico. Tale credito può quindi essere scalato nel momento in cui il contribuente deve pagare le tasse allo Stato Italiano.

I cittadini privati che nel 2017 sosterranno spese per installare telecamere digitali per la sicurezza della propria casa o stipuleranno contratti con agenzie di vigilanza avranno quindi un credito da poter detrarre dalle tasse da pagare sul 730/2017 o modello Unico 2018.